Lacrime

Ho quasi le lacrime agli occhi

Pur non avendo due monitor.

UPDATE: Leggendo il commento #81 sembra comunque che non sia ancora possibile selezionare immagini diverse. Aspettiamo ancora un po’…

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Ubuntu Jaunty Jackalope

Network Manager

Network Manager

WTF?!?

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Tu tu tu tu tuuuuu…

Anche quest’anno è finalmente arrivato il momento del post delle vacanze, che poi è il vero motivo per cui questo blog è ancora in vita. Stavolta niente concorsi, niente indovinelli, sarebbe troppo facile. Non faccio molta strada, come potete vedere dall’inconfondibile profilo dell’isola sulla quale passerò le prossime due settimane e mezzo.


Image courtesy of Google

Spotted in the wild

Questa sera stavo tornando a casa in treno e una mia amica, seduta di fronte a me, mi dice: “guarda come si muovono strane le finestre di Excel sul portatile del tipo seduto li dietro!”.

Con estrema nonchalance e senza che nessuno noti nulla, mi volto e cerco di capire cosa abbiano di così strano quelle finestre di Excel. Dopo un paio di minuti che fissavo il tipo col portatile, che stava iniziando ad agitarsi sentendo il mio sguardo praticamente incollato su di lui, assieme quello di mezzo vagone, che nel frattempo si era incuriosito alla cosa, decido di desistere. Le finestre erano ferme e io ero troppo lontano. O troppo miope.

Arrivati a destinazione stiamo per scendere e mi casca l’occhio sul tizio di prima, che adesso si trova proprio vicino e vedo che stava facendosi una partitina a glChess su GNOME. Iconizza la finestra – wlopp – e torna a ooCalc.

Il treno, come al solito, è arrivato in ritardo.

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:(

/home/luca persa per sempre… L’ultimo backup disponibile è di qualche decennio fa…

Mettiamola così, adesso ho un sacco di spazio libero.

Bug 48034 – Implement Galeon-style tabs – wip

Ma cosa ci vorrà mai a mettere ‘ste tab in Nautilus!?!

Per il momento ci sono volute quattromilacinquecentosette righe di codice aggiunte e millesettecentosettanta righe di codice rimosse.

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Give my foot back

Update

Ho notato che nella procedura descritta c’è un’imprecisione. In realtà per ottenere l’effetto desiderato bisogna invertire la Fase 1 con la Fase 2. In pratica se si copiano le icone prima di lanciare dpkg-divert i file contenenti il logo di GNOME vengono rinominati con estensione .ubuntu.

*Gian* mi ha fatto notare che il comando per aggiornare la cache delle icone non era quello giusto. Adesso nelle istruzioni è riportato quello corretto.


Nonostante sia passato da Slackware ad Ubuntu, due distribuzioni profondamente diverse, devo dire che il passaggio non è stato poi così traumatico e almeno fino ad ora non mi è ancora venuta quell’irrefrenabile voglia di gettare Ubuntu dalla finestra e tornare sui miei passi. Certo non è una distribuzione perfetta e ci sono alcuni aspetti che proprio cambierei. Uno di questi è quel fottutissimo logo Ubuntu a fianco del menu.

È arrivato il momento di farlo sparire.

Come ci insegna Sun Tzu nella sua grande opera L’Arte della Guerra

Conosci il nemico, conosci te stesso, mai sarà in dubbio il risultato di 100 battaglie.

Conviene quindi come prima cosa studiare il nemico. Questa è la patch che modifica le icone standard del tema predefinito di GNOME:

02-fix-distributor-logo.patch

Da una rapida occhiata si direbbe che non faccia altro che sovrascrivere le piccole, dolci iconcine col piede di GNOME con le icone col logo Ubuntu. Niente modifiche al codice, quindi. Questo semplifica notevolmente il nostro lavoro.

La nostra strategia d’attacco sarà quindi composta da tre distinte fasi.

Fase 1

Scaricare le icone originali dal repository SVN di GNOME. Le icone necessarie sono queste:

16×16/places/start-here.png
22×22/places/start-here.png
24×24/places/start-here.png
32×32/places/start-here.png
scalable/places/start-here.svg

Sovrascrivendo quelle installate dal pacchetto di Ubuntu nella directory /usr/share/icons/gnome/

Fase 2

Fare si che al prossimo aggiornamento non si debba rifare tutto da capo. Per evitare che questo accada possiamo ricorrere al comando dpkg-divert, grazie al quale è possibile fare in modo che ogni qual volta il gestore di pacchetti di Ubuntu tenti di sovrascrivere quei file, non porti a termine l’operazione e salvi le sue icone usando un nome diverso, scelto da noi.

sudo dpkg-divert --divert /usr/share/icons/gnome/16x16/places/start-here.png.ubuntu --rename /usr/share/icons/gnome/16x16/places/start-here.png
sudo dpkg-divert --divert /usr/share/icons/gnome/22x22/places/start-here.png.ubuntu --rename /usr/share/icons/gnome/22x22/places/start-here.png
sudo dpkg-divert --divert /usr/share/icons/gnome/24x24/places/start-here.png.ubuntu --rename /usr/share/icons/gnome/24x24/places/start-here.png
sudo dpkg-divert --divert /usr/share/icons/gnome/32x32/places/start-here.png.ubuntu --rename /usr/share/icons/gnome/32x32/places/start-here.png
sudo dpkg-divert --divert /usr/share/icons/gnome/scalable/places/start-here.svg.ubuntu --rename /usr/share/icons/gnome/scalable/places/start-here.svg

Fase 3

Aggiornare la cache delle icone.

sudo gtk-update-icon-cache /usr/share/icons/gnome/

A questo punto, al prossimo riavvio del computer, potremo ammirare il bel piedone di GNOME al posto del logo di Ubuntu nel menu.

Se propio non potete aspettare di spegnere il computer potete sempre killare il processo gnome-panel, ma ve lo sconsiglio. E anche Sun Tzu.

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Bug 48034 – Implement Galeon-style tabs

——- Comment #37 from Christian Neumair 2008-03-15 23:21 UTC ——-
I actually started working on this.

Qualcuno dovrebbe finalmente essere contento.

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3… 2… 1… Go!!!

Lo faccio o non lo faccio? Ma no… Lo fanno già tutti… Cosa lo faccio a fare anche io? La notizia ormai sarà già giga-old… Lo farò la prossima volta…

No, non resisto, lo faccio anche io!

two-twenty-two-banner

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Bip. Bip. Bip. … Biiiip. Sono le ore 20 e 46

KDE4 ce l’ha. GNOME no. Lo si può vedere in tutti gli screenshot che si trovano in rete. Non vedo il motivo perchè loro si e noi no… Vi pare giusto? Anche perchè poi secondo me è utile. Un colpo d’occhio e via, se no devi star proprio li a guardare bene. Non dico grande come quello di KDE, che forse è un po’ troppo, anche della solita dimensione va bene, però che si stacchi un po’ dal resto.

Non piacerebbe anche a voi avere l’ora che risalti rispetto alla data e, nell’incarnazione più recente dell’applet dell’orologio, alla temperatura?

Per ottenere questa strabiliante miglioria ci sono due metodi.

Metodo uno – Quello facile

  • Lanciate gconf-editor, da riga di comando, da menu o tramite l’apposita finestra che compare premendo Alt-F2
  • Individuate il percoso /apps/panel/applets/clock_screen0/prefs/. Può essere che nel vostro caso al posto di _screen0 ci sia qualcos’altro
  • Impostate nella chiave custom_format la stringa %a %d %b, <b>%H:%M</b> per indicare le 24 ore, mentre per indicare le 12 ore utilizzate la stringa %a %d %b, <b>%I:%M</b>
  • Impostate nella chiave format la stringa custom, sovrascrivendo eventualmente il vecchio contenuto

Volendo ci si potrebbe anche sbizzarrire e usare altri font, colori o attributi, ovviamente mantenendo sempre una certa sobrietà, per non stravolgere l’armonia dell’intero desktop. In figura potete vedere il tenue accostamento di colori del mio orologio, che permette una rapida lettura dell’ora e, al contempo, denota un certo gusto.

screenshot-orologio

Metodo due – Quello ancora più facile

Non fate assolutamente nulla e aspettate che la patch proposta nel bug #520068 venga accettata.

Update
Vedo che il post ha riscosso un certo consenso. Oh, sei commenti… Vabbè, due miei. Vabbè, uno negativo. Comunque sono sempre sei commenti.
Aggiungo anche il link con la documentazione riguardo alla sintassi da usare per controllare lo stile:
Text Attribute Markup

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