Flusso canalizzatore¹

Ero partito con l’intenzione di scrivere un commento sul blog di Luca Ferretti, riguardo a Time Machine di Apple, ma poi veniva troppo lungo così ho preferito postarlo qui. Non avendo mai usato OS X per più di 10 minuti, 9 dei quali spesi a cercare il tasto destro del mouse, quello che ho appreso riguardo a questo nuovo approccio al backup l’ho appreso leggendo il capitolo relativo nella bellissima recensione di John Siracusa e il post di Luca e da quel momento sono verde d’invidia.

Gnome Time Machine

In fondo cosa manca a Linux per implementare una cosa del genere? Assolutamente nulla. Non occorre molto più di cron, cp, ln e inotify, più un paio di finestre per le opzioni e il ripristino. É vero, Linux non può usare gli hard link sulle directory, ma tutto sommato è un problema relativo. L’unica cosa che non mi convince nell’approccio di Apple è l’eseguire il backup dell’intero disco fisso. Ma a me utente cosa mi frega di aver perso il contenuto di /usr/share/icons quando sto versando lacrime amare per aver perso tutto quello che c’era in $HOME/Video/Pornazzi? E poi non mi è ancora chiaro, se mio fratello, che ha un ipotetico account su un mio ipotetico portatile con la mela luminosa sul coperchio, attacca un disco esterno e avvia il backup, cosa succede ai miei file? Finiscono tutti nel backup? Anche la macchina virtuale da 8GB su cui gira il DOS 3.3? No grazie, i miei file preferisco gestirmeli io. Decido cosa copiare e cosa non copiare, che anche se lo perdo comunque riesco a prendere sonno. Mi piacerebbe sapere come Apple gestisce il backup in presenza di più utenti.

Per quanto mi riguarda per Linux io implementerei il backup della sola $HOME, a livello di singolo utente. Meno file, non occorrono gli hard link sulle directory (un utente non ha migliaia di directory nella home), una home varia meno spesso di /usr/bin a una settimana dal rilascio della versione stabile di Ubuntu e ognuno decide cosa escludere dal backup. Se poi un fulmine mi fa esplodere l’hard disk, pace, reinstallo il sistema operativo e perdo un po’ di tempo a riconfigurarlo. I file importanti, la posta, i miei documenti, ma soprattutto la collezione di pornazzi, sono sani e salvi sul disco di backup.

¹ Flusso canalizzatore

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8 comments so far

  1. Marco Barisione on

    Beh l’ultima volta che ho usato MacOS X ho passato 9 minuti su 10 a capire come si fa la chiocciola e la risposta è stata “copia e incolla” 🙂

    Comunque per non perdere la configurazione basterebbe salvare anche la /etc (sul mio computer è solo 12 MB). Ovviamente su MacOS X non è così semplice visto che la configurazione dei programmi è nella stessa directory degli eseguibili.

  2. Antonio on

    è da un po’ che è in giro… la cosa che credo è che probabilmente questo sistema è un po’ come il nostro cubo… tanti sberluccichini ma in fondo poca utilità.

    https://launchpad.net/timevault/+download
    https://wiki.ubuntu.com/TimeVault
    http://pollycoke.wordpress.com/2006/10/21/backup-ultrafacile-con-hubackup/

  3. loopback on

    Secondo me il problema di TimeVault, hubackup e prodotti simili e’ che richiedono l’intervento dell’utente. Time Machine e’ completamente automatizzato, basta infilare una spina USB nel PC.

  4. mighty83 on

    @Marco Barisione
    Per la chiocciola basta un semplice alt + tasto òÇ 😉

  5. pKa550 on
  6. loopback on

    pKa550, I downloaded it some weeks ago. Now I have to find a spare HD to test it :).

  7. batacchi da palermo on

    Ho un macbook da un paio di mesi. Dopo il suo arrivo, ho passato venti minuti a pentirmi di questo salatissimo acquisto. Passati venti minuti, e dopo aver scoperto dov’era il tasto destro e come si scriveva la chiocciola, non sono mai più tornato a pentirmene. Non è vero che time machine salvi tutto indiscriminatamente: basta dirgli di escludere le cartelle che non si vogliono aggiungere al backup (a dire il vero ci ho messo 7 minuti buoni per capirlo), osx è semplice ,ma non stupido, peccato che alla apple siano un pò str….

  8. mazzjoe on

    ma noi siamo capaci di divertirsi con rsync, ssh, cron, cp, di costruirci l’interfaccia con zenity. Possiamo pure creare dall’output di rsync delle pagine html con la descrizione della nostra roba, possiamo pure fare uno screenshot dell’applicazione al momento del salvataggio. Tutto a livello da terminale, tutto a livello di interfaccia con zenity. Chi mi aiuta a fare la “time machine” di casa nostra? 😀


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